Per chi desidera aprire una partita iva nel 2016, l’Agenzia dell’Entrate ha realizzato nel proprio sito una sezione dedicata al regime forfettario agevolato. Il Regime Forfettario Agevolato è stato introdotto dalla legge di Stabilità del 2015 (Legge n. 190/2014 e recentemente modificata dalla Legge di Stabilità 2016 – Legge n. 208/2015) ed è rivolto alle persone fisiche che esercitano attività d’impresa, arte o professioni, in forma individuale (senza limiti di età).

Il vantaggio principale di questo regime fiscale, per le persone che possiedono i requisiti di ingresso, si presenta nella determinazione forfetaria del reddito, tassato con un’imposta del 15%, sostitutiva dell’Irpef, delle addizionali regionali e comunali, e dell’Irap. Oltre a questo aspetto, sono previsti altri vantaggi sia sul versante adempimenti, che vengono notevolmente semplificati, sia per il regime contributivo, perché è ora possibile scegliere di non essere soggetto alla contribuzione previdenziale minima, calcolando i contributi sulla base del reddito dichiarato.

Il regime forfettario è l’unico in vigore dal 1 gennaio 2016 ed è applicabile alle persone fisiche che intendono avviare un’ attività sia come imprenditori individuali sia come professionisti. Questo è un regime naturale che significa che può essere applicato non solo ai contribuenti che intendono avviare una nuova attività (individuali e start up), ma anche ai soggetti già in attività (previo rispetto dei requisiti minimi).

—IN SINTESI—

L’aliquota prevista dal nuovo regime forfettario agevolato (che viene chiamato anche nuovo regime dei minimi) è un’imposta forfettaria pari al 15% (che scende al 5% per i primi 5 anni per le attività Startup), senza limiti di età e durata

Le novità del regime forfettario agevolato 2016

Il nuovo regime 2016 sostituisce quello in vigore nel 2015 e amplia il numero dei contribuenti a cui è destinato. Tutti coloro che negli anni precedenti hanno aderito al regime dei minimi, possono comunque proseguire col medesimo fino alla scadenza naturale (il quinquennio oppure il compimento del trentacinquesimo anno di età).

Le principali novità del nuovo regime forfettario agevolato 2016 sono:

  • requisiti minimi per l’accesso al regime forfettario sono stati cambiati rispetto al 2015. Le soglie dei ricavi/compensi sono state incrementate ed è stato abrogato il requisito di prevalenza del reddito di impresa/lavoro autonomo rispetto a quello di lavoro dipendente/assimilato);
  • È stata introdotta una nuova causa di esclusione dal regime, ovvero l’aver conseguito nell’anno precedente un reddito complessivo di lavoro superiore a 30.000 euro (dipendente o assimilato, e compresi eventuali redditi pensionistici eccedenti), salvo che il contratto di lavoro non sia successivamente cessato;
  • Cambiano le agevolazioni relative ai contribuenti Startup, ovvero tutti coloro che intraprendono una nuova attività scegliendo il regime forfettario agevolato, possono beneficiare di una riduzione dal 15% al 5% dell’aliquota dell’imposta sostitutiva;
  • Per quanto riguarda il regime contributivo previdenziale, il nuovo regime prevede una riduzione del 35% della contribuzione;

Requisiti necessari per accedere al regime agevolato ne 2016

Il nuovo regime forfettario agevolato 2016 è aperto a tutti coloro (persone fisiche) che esercitano attività d’impresa, arte o professioni, in forma individuale. Vediamo in sintesi i requisiti per accedere al questo regime fiscale e a mantenerlo per tutto il periodo:

Limite dei ricavi e dei compensi: da € 25.000 ad € 50.000 a seconda dell’attività esercitata. Per rendere il nuovo regime forfettario fruibile ad un numero maggiore di lavoratori, sono state incrementate le soglie dei ricavi e dei compensi che consentono l’accesso al regime stesso (vedi codici ATECO presso Agenzia della Entrate).

Spese per lavoratori dipendenti e collaboratori: per accedere al regime forfettario, e per mantenerlo nel tempo, non devono esser state sostenute spese superiori ad 5.000 euro lordi per lavoro accessorio, lavoro dipendente, e collaboratori.

Beni strumentali: alla chiusura dell’esercizio il costo complessivo (al lordo degli ammortamenti) dei beni strumentali non deve superare i 20.000 euro.

Cause d’esclusione dal nuovo regime forfettario agevolato 2016

Il nuovo regime agevolato prevede alcune specifiche condizioni che precludono l’accesso ai benefici fiscali, tra cui:

  • Regimi speciali IVA o regime forfetari per la determinazione del reddito;
  • Contribuenti non residenti, fatta eccezione per chi risiede in uno stato membro dell’Unione Europea che assicuri uno scambio di informazioni e che produca in Italia almeno il 75% del reddito.
  • Contribuenti specifici che in via esclusiva o prevalente effettuano cessioni di immobili fabbricati, terreni edificabili, oppure mezzi di trasporto nuovi.

Le semplificazioni introdotte dal regime forfetario agevolato

I soggetti che adottano il regime forfetario agevolato beneficiano di alcune semplificazioni, tra cui:

  • Esonero dal versamento dell’imposta IVA e quindi divieto di rivalsa della stessa;
  • Esonero della registrazione delle fatture emesse (anche di acquisto)e dei corrispettivi;
  • Nessun obbligo per la conservazione dei registri e documenti (esistono però alcune eccezioni).

In generale tutti i soggetti che aderiscono al nuovo regime forfettario sono esonerati dagli obblighi di registrazione e tenuta delle scritture contabili, mantenendo però l’obbligo della dichiarazione dei redditi. Anche per quanto riguarda l’applicazione degli studi di settore, c’è l’esonero con l’obbligo però di utilizzare i modelli approvati dall’Agenzia delle Entrate ai fini della dichiarazione dei redditi relativi all’attività svolta.